Giovanni Boldini: la sua pittura e la sua scrittura
Autore: Barbara Taglioni

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La sua pittura
I giudizi della critica alla sua opera sono contrastanti, c'è chi lo ama e chi lo trova banale. Signorini lo definisce nel 1867 dotato di una freschezza che stanca, di un genio vibrante e facile al servizio del piacere dei sensi. Brizio nel 1944 dfinisce la sua esecuzione spedita e sciolta che devia a volte verso una facilità di cattiva lega. Berenson nel 1958 parla di ritratti di lungiformi signore dell'alta società rappresentate con un forte potere d'incanto. Panconi nel 2008 dice che l'artista sa cogliere senza giudicarle le bellezze delle sue muse prima che sopraggiunga l'autunno della vita restituendo loro un attimo di eterna primavera.
La sua grafia
Il suo gesto grafico ci parla di un artista dalla personalità vivace, ricca di qualità umane, che amava l'azione e la sfida (ricombinazioni, legata, inclinata, movimento barrato, "t" lanciate). Un uomo ambizioso e bisognoso di contatti, entusiasta e curioso verso la vita, coraggioso nelle scelte e capace di assumersi le proprie responsabilità (sopraelevazioni, inclinata, gesti ampi, ovali aperti in alto, zona media ben strutturata).