Agatha Christie e i suoi misteri
Autore: Barbara Taglioni

La singolare personalità di Agatha Mary Clarissa Miller si è quindi formata in modo libero e romantico, incline alle facili passioni e discretamente contagiato dalla manierata noncuranza ostentata della società "bene" della Belle Epoque. Risalgono a questi anni i primi tentativi letterari, alcune biografie romanzate, pubblicate con uno pseudonimo, che non riscontrano però il successo sperato.
A 24 anni contrae matrimonio con il giovane affascinante tenente Archibald Christie, pilota della RAF, che le darà la sua unica figlia. La morte della madre e la richiesta di divorzio, avvenuti nel 1926 a breve distanza l’uno dall’altro, la segnano duramente e ritroverà la serenità solo dopo qualche anno accanto al bizzarro archeologo Max Mallowan, molto più giovane di lei, che sposerà nel 1930 Durante la Prima Guerra Mondiale Agatha lavora come infermiera volontaria e questa esperienza si rivela determinante per la sua maturazione artistica e fonte di ispirazione per molte delle sue trame future. Il primo romanzo giallo, “Il mistero di Styles Court” lo scrive nel 1920 e si rivela sin da subito un successo che la spinge a proseguire su questa strada. I suoi personaggi balzano vivi dalle pagine fin dalle prime righe e la critica e il pubblico la consacrano negli anni forse come l'autrice di gialli più prolifica, più pubblicata, più tradotta e più letta nel mondo.
Quando muore, il 12 Gennaio 1976, all'età di 86 anni, innumerevoli articoli di commiato vibranti di emozione e di rimpianto apparsi su tutta la stampa mondiale, ne accompagnarono le esequie.
La grafia
La libertà e il dinamismo del movimento unite alla vivacità e alla creatività delle forme saltano subito all’occhio rivelando una persona non comune.
Lo spazio invaso da un filo grafico elastico e sinuoso sono indici di un carattere che ama inventare e modellare fatti e situazioni alla ricerca di soluzioni brillanti e insolite.
La zona media instabilmente esuberante, che regge però bene gli allunghi sia superiori che inferiori, è sinonimo di originalità, versatilità, cultura e ricchezza di talento.
Le curve allargate e ampie, pur senza generare gonfiezze, suggeriscono doti di fantasia e di immaginazione che Agatha ha diffusamente utilizzato alla ricerca di riconoscimento verso la sua persona e i suoi meriti.
Una donna che aveva bisogno di contatti sociali, temeva la solitudine e poteva apparire a volte agitata e ansiosa. La grafia di una grande scrittrice che esprime anche, nel suo agitarsi sul rigo, una turbolenza d’animo.
Una personalità che con ottimismo ed entusiasmo combatteva una realtà interiore non sempre serena.